venerdì 28 maggio 2021

SOCIOLOGIA

Il processo di industrializzazione ha avuto un fortissimo impatto sulla struttura e sull'organizzazione familiare per i cambiamenti che ha provocato nella definizione e nell'articolazione dei ruoli in base al genere. La famiglia è per sua natura anzitutto l'istituzione attraverso cui la società riproduce sé stessa. Tuttavia nelle società moderne anche la produzione e il consumo delle ricchezze erano il risultato di comportamenti non tanto individuali quanto familiari. La famiglia appariva come un soggetto unitario dal punto di vista economico. L'individuo pensava e agiva come un suo membro. Con l'industrializzazione questo è cambiato: il soggetto protagonista dell'attività economica non è più ora la famiglia ma il singolo individuo inteso come prestatore di manodopera nella fabbrica. La famiglia continua a rappresentare un'entità economica non come soggetto unico ma come somma delle attività dei suoi membri, ciascuno dei quali partecipa al reddito familiare secondo modalità che tendono a differenziarsi e a farsi sempre più individuali. Spesso però non vi è connessione tra l'attività del marito e quelle svolte dalla moglie e dai figli. Dopo una prima fase di assestamento del sistema industriale furono soprattutto i maschi adulti e i giovani di entrambi i sessi a lavorare in fabbrica mentre i vecchi, i bambini e le donne si dedicarono alle incombenze domestiche, a quelle agricole e al lavoro a domicilio. Questo ha portato a una distinzione dei compiti dei ruoli degli spazi per gli uomini e per le donne all'interno della famiglia. Le donne si dedicarono sempre più all’economia informale, al mantenimento dei beni posseduti e ai servizi di cura ai minori ai malati e agli anziani mentre gli uomini tendevano a trascorrere sempre più tempo fuori dall'ambiente domestico. Quindi, anche in ambito familiare si è verificata un’individualizzazione dei ruoli. A ciò corrisponde il progressivo diffondersi della famiglia nucleare e al tempo stesso il contrarsi della famiglia estesa e di quella multipla. È dunque nei centri urbani interessati dal processo di industrializzazione che l'individualizzazione delle relazioni familiari prende piede per poi estendersi, a partire dal secondo dopoguerra, all'intera società. Innanzitutto nelle città della seconda metà dell'Ottocento si attua una vera e propria riorganizzazione degli spazi e dei ruoli. A volte la donna affiancava alle faccende di casa anche attività produttive come quella di sartoria, ma la strada era ormai tracciata nella direzione di una divisione dei compiti ben precisa. L'uomo lavorava fuori casa e vi ritornava la sera mentre alla donna era affidata la gestione dello spazio domestico. Si era verificata in questo modo anche una separazione netta tra i due ambienti: quello in cui si viveva e quello in cui ci si guadagnava da vivere.

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