PESTALOZZI - PEDAGOGIA

Johann Heinrich Pestalozzi nacque a Zurigo nel 1746. E' stato un pedagogista e filosofo svizzero. Pestalozzi è noto principalmente come riformatore del sistema scolastico, inoltre nel corso della sua vita si dedicò anche all'attività politica[1]. Fondò diversi istituti educativi nelle regioni svizzere di lingua Tedesca e Francese, scrisse alcuni libri in cui illustrava i suoi rivoluzionari principi sull'educazione. Il suo motto era "Imparare con la testa, le mani e il cuore". Pestalozzi visse dunque in Svizzera durante il Romanticismo. Ebbe un'intensa educazione religiosa in seguito alla perdita del padre, dunque fu la madre il suo unico ruolo centrale. Per questo motivo la sua pedagogia era fondata sul ruolo della madre perchè è stata la figura che più lo aveva educato. La sua opera più celebre fu il romanzo pedagogico LEONARDO E GERTRUDE in cui seguì l'esempio dell'Emilio. Si tratta di un romanzo pedagogico, infatti tutti i personaggi al suo interno hanno un importante ed evidente significato pedagogico. Leonardo è il protagonista che si abbandona al vino e all'ozio, da cui riuscirà ad uscirne in seguito al salvataggio di Gertude con l'aiuto del pastore e del signore feudale. Questo romanzo rappresenta un'allegoria della società. La famiglia si basa sull'amore romantico (cambiamento dell'amore, affettività per la prole).

LA COSTRUZIONE DELLA PROPRIA FACCIA - SOCIOLOGIA

La costruzione della propria faccia deriva da una scelta personale, ma anche dall'idea che ognuno si fa del modo in cui gli altri lo vedono. Per essere realmente e completamente credibili la nostra faccia deve corrispondere al giudizio degli altri di noi.

IL RUOLO E LA FACCIA - SOCIOLOGIA

Ognuno di noi matura un ruolo all'interno della società e tramite questo deve rispondere a dei limiti e delle responsabilità. Goffman individua questo ruolo come il concetto di "faccia", ossia l'immagine che ci si crea di noi stessi e che corrisponde all'idea che gli altri si fanno di noi.